Capitolo 1 – Il desiderio nella neve
C’era una volta, in un regno incantato tra le montagne, una regina dolce e malinconica. In una fredda giornata d’inverno, mentre cuciva vicino alla finestra, guardò la neve che cadeva lieve sul davanzale. La cornice della finestra era fatta di legno d’ebano lucido, e il contrasto tra il bianco della neve e il nero dell’ebano la fece pensare a un desiderio.
Nel punzecchiarsi un dito con l’ago, tre gocce di sangue caddero sulla neve. La regina sorrise e disse:
“Vorrei una bambina con la pelle bianca come la neve, le labbra rosse come il sangue e i capelli neri come l’ebano.”
Il cielo sembrò ascoltare quel desiderio. Passò poco tempo, e la regina diede alla luce una splendida bambina, proprio come aveva immaginato. La chiamarono Biancaneve.
Ma la gioia durò poco: la regina morì dopo il parto, lasciando il re e la piccola soli nel grande castello.
Capitolo 2 – La nuova regina
Il re, dopo anni di solitudine, decise di risposarsi. La nuova regina era bellissima, ma orgogliosa e crudele. Possedeva uno specchio magico al quale chiedeva ogni giorno:
“Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”
Lo specchio rispondeva sempre:
“Sei tu, o Regina, la più bella del reame.”
Intanto Biancaneve cresceva, amata da tutti per la sua gentilezza. Con la pelle candida, i capelli corvini e le labbra color rubino, diventava ogni giorno più bella.
Un giorno, quando Biancaneve era ormai una giovane ragazza, lo specchio rispose alla regina:
“Regina, sei bella, ma Biancaneve lo è di più.”
Accecata dall’invidia, la regina decise di sbarazzarsi della ragazza.
Capitolo 3 – Fuga nel bosco
Ordinò a un cacciatore di portare Biancaneve nel bosco con una scusa e di ucciderla. Ma il cuore del cacciatore non resistette al pianto della giovane. La lasciò andare e le disse:
“Scappa, piccola, e non tornare mai più!”
Biancaneve corse nel fitto del bosco, tra alberi giganteschi, animali curiosi e sentieri nascosti. Dopo ore di cammino, stremata, vide una piccola casetta incastonata tra le rocce e gli alberi.
Capitolo 4 – La casa nel bosco
La casetta era minuscola, con finestrelle rotonde e un tetto di legno muschiato. Biancaneve bussò, ma non ricevette risposta. Entrò e vide una sala con sette sedie, sette piatti, sette bicchieri, e sette lettini in fila.
Affamata, assaggiò un po’ da ogni piatto, bevve da ogni bicchiere, e si stese sul letto più morbido, addormentandosi subito.
Capitolo 5 – I sette nani
Quella sera, sette nani tornarono a casa dalla miniera dove scavavano oro e pietre preziose. Quando entrarono, notarono subito che qualcosa era cambiato. Uno dopo l’altro, si accorsero che qualcuno aveva mangiato il loro cibo, bevuto la loro acqua e provato i loro letti.
Quando trovarono Biancaneve addormentata, rimasero stupiti dalla sua bellezza. Ma vedendola così serena e innocente, decisero di non svegliarla. Durante la notte, dormirono a turno per non disturbarla.
Al mattino, Biancaneve raccontò la sua storia, e i nani, commossi, le proposero di restare con loro. Le dissero:
“Puoi restare se ci tieni in ordine la casa, cucini per noi, e stai attenta a non parlare con nessuno quando siamo via.”
Biancaneve accettò con gratitudine. Così visse felice con i nani, lavorando ogni giorno e cantando con gli uccellini del bosco.
Capitolo 6 – La regina torna all’attacco
Ma lo specchio non mentiva, e quando la regina chiese di nuovo:
“Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”
Lo specchio rispose:
“Regina, sei bella, ma Biancaneve, che vive con i sette nani, lo è di più.”
Allora la regina si travestì da vecchia merciaia e andò nel bosco. Offrì a Biancaneve una cintura colorata e, stringendogliela con forza, la fece svenire. I nani, tornati a casa, la trovarono a terra e la salvarono.
La regina ci provò di nuovo, con un pettine avvelenato. Ma anche questa volta i nani arrivarono in tempo.
Infine, preparò una mela avvelenata, rossa e lucida. Disfatta da contadina, tornò ancora e offrì la mela a Biancaneve, che ne morse un pezzo e cadde a terra, senza vita.
Capitolo 7 – Il sonno lungo
I nani, affranti, la deposero in una bara di cristallo. Vegliarono su di lei ogni giorno. Biancaneve sembrava dormire, bellissima come sempre.
Passò del tempo. Un principe, passando per la foresta, vide Biancaneve nella bara e si innamorò di lei. Chiese ai nani di poterla portare con sé.
Durante il trasporto, uno dei servitori inciampò e la bara sobbalzò. Un pezzo di mela uscì dalla gola di Biancaneve, che riprese a respirare e aprì gli occhi.
Capitolo 8 – Le nozze e il lieto fine
Biancaneve accettò di sposare il principe. I nani furono invitati al matrimonio e salutarono la loro cara amica con affetto.
La regina, invitata ignara, si presentò al castello. Ma quando vide Biancaneve viva e più bella che mai, fuggì via per non essere mai più vista.
Biancaneve e il principe vissero felici, e la loro storia fu ricordata per sempre in tutto il reame.