Capitolo 1: Una giornata qualunque
Alice era una bambina curiosa, sempre pronta a porre domande su tutto ciò che la circondava. Un pomeriggio d’estate, stava seduta con la sorella maggiore accanto a un ruscello, annoiata da un libro senza figure. Mentre la sorella leggeva, Alice si lasciava andare ai pensieri più stravaganti. Si chiedeva se valesse la pena leggere libri senza dialoghi o illustrazioni e, mentre pensava, vide qualcosa di incredibile: un coniglio bianco, con un panciotto e un orologio da taschino, che correva borbottando tra sé: “È tardi! È tardi!”.
Capitolo 2: La tana del coniglio
Senza esitare, Alice seguì il coniglio, che sfrecciò dentro una siepe e poi giù per una profonda tana. Cadde per quello che sembrava un tempo infinito, circondata da strani scaffali, quadri e oggetti fluttuanti.

Durante la caduta, ebbe anche il tempo di riflettere su come si sarebbe presentata a nuove persone nell’altro mondo e si chiese se avrebbe mai raggiunto il centro della Terra. Atterrò dolcemente su un mucchio di foglie secche e si ritrovò in un lungo corridoio con tante porticine.
Capitolo 3: La bottiglietta e la chiave
Alla fine del corridoio trovò una porticina minuscola, dietro una tendina, e vide dall’altra parte un meraviglioso giardino. Ma era troppo grande per passarci. Scoprì una bottiglietta con l’etichetta “Bevimi”. Dopo un momento di esitazione, Alice bevve e rimpicciolì. Ma la chiave della porticina era rimasta sul tavolo, troppo in alto per lei. Poi trovò un dolcetto con scritto “Mangimi”, che la fece crescere troppo. Dopo vari tentativi riuscì a regolare la sua altezza e finalmente entrò nel giardino, dove tutto era strano e affascinante: fiori parlanti, animali che si inchinavano e farfalle a forma di biscotto.
Capitolo 4: Il Brucaliffo e il Gatto
Nel giardino incontrò il Brucaliffo blu, che fumava un narghilè seduto su un fungo. Parlava per enigmi e pose ad Alice molte domande, chiedendole: “Chi sei tu?”. Alice si rese conto di non saperlo più, perché cambiava dimensioni continuamente. Il Brucaliffo le consigliò di mangiare parti diverse del suo fungo per crescere o rimpicciolire. Dopo vari esperimenti, Alice trovò la giusta misura e proseguì.
Seguendo poi il consiglio del Brucaliffo, incontrò il Gatto del Cheshire, un felino sorridente che appariva e scompariva a suo piacimento. Il Gatto le indicò la strada verso due personaggi particolari: la Lepre Marzolina e il Cappellaio Matto.
Capitolo 5: Il Tè del Cappellaio Matto
Alice si sedette a un bizzarro tè con il Cappellaio Matto, la Lepre Marzolina e il Ghiro. Tutti parlavano per nonsensi e il tempo sembrava essersi fermato alle sei del pomeriggio. Il Cappellaio discusse con Alice su cose impossibili, tra cui il tempo che può essere offeso e si rifiuta di scorrere. Alice provò più volte a partecipare alle conversazioni, ma veniva sempre interrotta o contraddetta con giochi di parole assurdi. Anche se confusa, Alice fu affascinata da quell’assurdo banchetto.
Capitolo 6: Il Giardino della Regina
Proseguendo il suo cammino, Alice si ritrovò nel giardino della Regina di Cuori, dove i fiori parlavano e le carte da gioco dipingevano di rosso le rose bianche per non far arrabbiare la regina. Tutto nel giardino era governato da regole severe e punizioni arbitrarie. La Regina era temuta da tutti per via del suo grido preferito: “Tagliatele la testa!”.

Alice assistette a una partita di croquet surreale con fenicotteri al posto delle mazze e ricci come palle. I giocatori erano goffi, le regole cambiavano continuamente e la Regina urlava ordini a tutti. Malgrado tutto, Alice si fece valere con intelligenza e coraggio, parlando apertamente e senza paura.
Capitolo 7: Il Processo
Quando la Regina ordinò l’arresto del Fante di Cuori, accusato di aver rubato delle crostate, fu organizzato un processo assurdo. Alice assistette con crescente irritazione a quell’accumulo di sciocchezze: testimoni bizzarri, prove inconsistenti e un giudice confuso. Quando Alice osò dire la sua opinione, la Regina urlò furiosa: “Tagliatele la testa!”. In quel momento, Alice iniziò a crescere di nuovo.
Capitolo 8: Il Risveglio
Mentre i soldati carte si lanciavano contro di lei, tutto scomparve. Alice si svegliò sotto l’albero accanto a sua sorella, scoprendo che era stato tutto un sogno. Ma che sogno meraviglioso! Raccontò ogni dettaglio alla sorella, che rimase stupita. Tornando a casa, Alice si chiese se avrebbe mai rivisto quel Paese delle Meraviglie e tutti i suoi strani amici.
Capitolo 9: Alice Cresce
Negli anni a venire, Alice non dimenticò mai il Paese delle Meraviglie. Continuò a osservare la realtà con curiosità, cercando in ogni angolo del mondo un segno di quel luogo incredibile. Ogni tanto, rivedeva il sorriso del Gatto del Cheshire in una nuvola, o udiva l’eco di una risata del Cappellaio nel tintinnio delle tazze da tè. Crescendo, raccontò le sue avventure a bambini e adulti, mantenendo vivo il ricordo del sogno.
FINE